domenica, novembre 16, 2008

Uriel da Costa e Benedetto Spinoza

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Uriel da Costa è la prima figura che si incontra studiando Spinoza. Sembra che Spinoza bambino abbia assistito alla scena traumatica della fustigazione di Uriel e che sia stato anche costretto a calpestarne ritualmente le ferite sulla schiena ancora sanguinanti. Tornato a casa, Spinoza incominciò a pensare. Uriel da Costa nacque in Portogallo, a Oporto, nel 1585 e morì in Amsterdam nel 1640, quando Spinoza aveva appena otto anni. Dopo l’umiliazione subita Uriel morì suicida con un colpo di pistola.

Versione 1.0
Status: 16.11.08
Sommario:

1. Cenni biografici. – Nacque da una ricca famiglia di commercianti ebrei, convertitisi al cattolicesimo. Studiò teologia a Coimbra, dove pure insegnò. Attirò su di sé gli strali dell’Inquisizione e fu così che decise di trasferirsi con la sua famiglia – moglie, madre e tre fratelli – in Olanda. Rientrò quindi nell’ebraismo, ma le cose non andarono molto meglio.

Baruch Spinoza ed il suo mondo

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Diamo qui avvio ad una nuova progettazione di questo blog secondo modelli redazionali già collaudati altrove. Anziché descriverli consideriamo preferibile passare direttamente alla messa in opera. Spinoza è un pensatore grande ed interessante ancora oggi. Il perché lo verremo via via scoprendo. Qui basti dare un minimo di coordinate spaziali e temporali. Nasce in Amsterdam il 24 novembre 1632 e muore il 21 febbraio 1677. La prima figura che si incontra studiando il pensiero è Uriel da Costa, che negava l’immortalità dell’anima e fu scomunicato con infamia dalla sinagoga.

Versione 1.0
Status: 16.11.08
Sommario: 1. La scomunica di Baruch Spinoza. – 2. Cenni biografici. – 3. Aforismi di Baruch Spinoza. –

1. La scomunica di Baruch Spinoza. – La scomunica avvenne nel 1656 ad opera della comunità ebraica di Amsterdam. I capi di imputazione erano: a) negazione dell’immortalità dell’anima; b) negazione della provvidenza divina; c) rifiuto della validità della Torah. Pare fosse stato considerato particolarmente grave la prima contestazione, cioè la negazione dell’immortalità dell’anima. Nel dibattito teologico all’interno della comunità ebraica di quell’epoca prevalsero le vedute di Saul Levi Mortera che si contrapponevano a quelle di Isaac Aboab, ma i due contendenti concordavano che l’anima fosse immortale e lo fosse in quanto anima individuale. La dottrina dell’immortalità dell’anima era divenuta importante nell’ambito dell’ebraismo per ragioni derivanti da influenze portoghesi. Prima di Spinoza era stato Uriel da Costa a toccare questo tasto che costerà caro ad entrambi. In effetti, Spinoza non ammette di immortalità dell’anima, mnetre invece parla di eternità della mente. Ma la mente fa poi parte del corpo e svanisce con esso. Ne rimane qualcosa che non è qui facile da comprendere. Se nega l’immortalità dell’anima non per questo Spinoza fa professione di ateismo. L’idea di Dio è largamente presente nella sua filosofia: «la mente umana è una parte dell’intelletto infinito di Dio» (Etica, II, 11, corollario). Da aggiungere un risvolto pratico: la negazione dell’immortalità dell’anima colpiva gli interessi ecclesiatici in quanto non potendo amministrare le ricompense nell’aldilà il clero veniva ad essere privato del suo potere terreno.

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2. Cenni biografici. – Nasce il Amsterdan il 24 novembre 1632 e muore a l’Aia il 21 febbraio 1677. È ritenuto «uno dei maggiori esponenti del razionalismo del XVII secolo, antesignano dell’illuminismo e della moderna critica testuale delle Scritture». I genitori divennero marrani, cioè furono costretti a convertirsi al cristianesimo. La madre di Baruch o Benedetta, Hanna Debora, era la seconda moglie di Michael Spinoza. Morì il 5 novembre 1638, quando Baruch aveva sei anni. La sua famiglia era stata costretta ad abbonare il Portogallo a seguito di intolleranza religiosa e a trasferirsi in Olanda, dove Baruch nacque e fu inizialmente educato nella comunità sefardita di Amsterdam. Nel 1649, a 17 anni, abbandonò gli studi per aiutare il padre Michael, ma si mise a studiare il latino con Franciscus Van den Enden a partire dal 1654. Dopo la scomunica avvenuta nel 1656, dovette lasciare Amsterdam in un piccolo villaggio presso Leida. Visse del suo lavoro di tornitore di lenti. Respinse una cattedra di filosofia in Heidelberg.

3. Aforismi di Baruch Spinoza. – Cliccando sul link si accede ad un’ampia scelta di estratti dalle opere di Spinoza. Ne ricaviamo una sintesi personalizzata che dovrebbe servire da primo orientamento nella lettura dei testi, rigorosamente accompagnati dagli apparati filologici. Bisogna stare ben attenti a non farsi influenzare da pregiudizi determinati dalle passioni, e meno che mai dall’odio. Bene è la gioia e ciò che soddisfa un desiderio. La “paura” sembra avere in Spinoza una concezione ed una funzione del tutto diversa che in Hobbes. Per quest’ultimo è alla base dell’insicurezza, per Spinoza fonte di superstizione. Sul piano politico Spinozza sembra giudicare negativamente i ribelli che non sono in grado di intervenire sulle cause che producono la tirannia.
(segue)