Il testo che segue è firmato dall’editore, ma la mia sensazione è che sia stato lo stesso Francescantonio Grimaldi ad averlo scritto, secondo l’uso dei tempi, che richiedevano sempre una potente protezione. Non è che molto sia cambiato da allora, ma la differenza è solo nella sua esplicitazione. Basta riflettere sul modo anche oggi iniziano i libri di un qualche impegno ovvero i sistemi della presentazione di un volume che aspira ad aver fortuna, successo di pubblico e di vendite, oltre che servire alla carriera accademica di chi si avventura per questa strada. E dunque, ancora una volta, la riconferma dell’eterna ineguaglianza degli uomini e delle loro fortune. Ma chi erano Vincenzo Mazzola - Vocola ed il Sig, D. Bartolomeo De Georgio? Del primo esiste una voce nel Dizionario Biografico degli Italiani, al quale si rinvia. Del secondo non troviamo traccia, almeno per il momento.
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A SUA ECCELLENZA
IL SIG. D. BARTOLOMEO DE GEORGIO
L’ineguaglianza tra gli Uomini, sensatissimamente trattata ne’ presenti tre Tomi da' miei Torchi usciti, non può in altra guisa meglio realizzarsi, che con esser fregiata del rispettabile nome di V. E. E qual altro individuo si distingue dalla comune degli Uomini in tutte le proprietà fisiche, morali, e politiche più di Voi o Signore? Le prime, e le ultime però sono da Voi stesso apprezzate per quanto vagliono, tuttoche vi abbiate pure non picciol vantaggio su de' vostri simili. Ma chi può non dire, che sieno di prim'ordine le proprietà vostre morali, onde vi siete da ogni altro fin dall'età puerile distinto in un'ammirabile tenor di saviezza? La pietà verso i miseri si è sviluppata in Voi del pari colla sensibilità, e sembra che i vostri rapporti sieno stati solo con quegli esseri, che vi facessero ognora nascere sentimenti relativi a di loro bisogni. Starei anzi per affermare, che i bisogni altrui più che i vostri sieno stati l'unica estrinseca cagione, che ha posto in azione la vostra sensibilità onde formarsi lo sviluppo delle facoltà vostre intellettuali. Vi ha di fatti la Provvidenza situato in maniera da potervi soddisfare. Quella opulenza ond'è la vostra casa, a distinzione di tante altre, da ben due secoli costantemente prosperata, e che fra le proprietà politiche è noverata dal Saggio Autore, vi ha somministrato i mezzi per l’esercizio di questa vostra singolarissima moral proprietà. L’una e l’altra poi han concorso a dar risalto a quella perseverante probità, che avete da' vostri Maggiori ereditata come l'unica conservatrice di ciò che forma il ben'essere della vita. Uno de’ più sensibili risultati è lo avervi la Provvidenza accoppiato ad una di quelle singolari Donne, che (senza entrar nell’analisi della sua famiglia Lomellina, la qual non invidia alle più rinomate d’Italia la celebrità di prima sfera) è tanto saggia e costumata, quanto lo siete Voi stesso. A render dunque partecipi queste mie stampe di quella Sovrana protezione dichiaratasi con tanta energia a pro di Voi, e della vostra famiglia, io non dovea ad altri che all’E. V. dedicarle. Se ne risentirà, lo preveggo, quella modestia, che più di ogni altra moral proprietà v1 rende fra gli Uomini singolare, e che trae ben lungi i vostri pensieri dalla ostentazione e dal fasto. Ma se non mi uniformo ai moderati sentimenti vostri, me ne saprà buon grado l’illustre Autore, ove ravvisi, che chi protegge il meccanismo di quest’Opera, collima anch’esso l’oggetto de’ suoi sublimi filosofici pensieri. Me ne applaudirà in fine intiero Pubblico, presso di cui, non già ineguale, ma unisono è l'elogio, che vien formato del vostro merito: e non potrà non approvare, che io vi dia una sensibile dimostrazione della sua, e della mia stima, onde mi pregio di veracemente, e rispettosamente dichiararmi.
Di V. Ecc.
Divotiss. Ed obbligatiss. Servid.
Vincenzo Mazzola - Vocola.
Divotiss. Ed obbligatiss. Servid.
Vincenzo Mazzola - Vocola.
Iconografia: A Napoli, una veduta ottocentesca (foto Alinari) di Piazza San Carlo e di Via Medina, dove nel Settecento aveva sede la Tipografia di Vincenzo Mazzola Vocola.
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