Vedi anche: Omero, Pindaro, Sofocle, Euripide, Aristofane, Platone, Isocrate, Aristotele, Filodamo, Cicerone, Strabone, Plutarco, Apuleio, Dione Crisostomo, Pausania, Clemente Alessandrino, Ippolito.
Giorgio COLLI: «Che l'evento misterico di Eleusi – uno dei vertici della vita greca, celebrato annualmente alla fine dell'estate – fosse una festa della conoscenza, risulta chiaro dalle testimonianze antiche, ma i moderni, all'infuori di qualche timido accenno in contrario, non vogliono ammetterlo...

Foto: Rovine della città di Eleusi. Riferimento iconografico: Fonte - Contesto: PERSEPHONE il museo virtuale di Eleusi antica, un sito dell'Università di Pisa.
A. Links in lingua italiana
1 Wikipedia: Eleusi.

2. Eschilo di Eleusi. Chiare ed istruttive le notizie che si traggono da questo Link.

3. Hofmann: I misteri di Eleusi. L'autore,Albert Hofmann, è un chimico svizzero che per primo sintetizzo LDS. Nel suo scritto oltre a dare una lucida descrizione di ciò che furono i misteri eleusini avanza la tesi che nel corso delle iniziazioni misteriche venisse fatto uso di allucinogeni, che erano però somministrate in un modo tale da non arrecare danno alla salute fisica delle persone che partecipavano ai riti. All’incirca come può avvenire ancora oggi presso le popolazioni amerinde che da secoli usano masticare foglie di coca.
• In effetti, con la visione dualistica del reale sono cambiati i caratteri fondamentali della civiltà occidentale. La rivendicazione delle "radici cristiane" dell'Europa suscita perplessità di vario genere. Intanto il carattere violento della rivendicazione nasconde debolezza e senso di colpa al tempo stesso. Quindi sorge il dubbio che le radici fossero altre, di cui bisogna almeno avere conoscenza. Certamente le radici cristiane non possono essersi conficcate nel terreno prima dell'esistenza storica di Gesù Cristo, che sarebbe meglio interpretare nel contesto storico della cultura alessandrina. Bisogna perciò trovare una risposta alla domanda di quale fosse il sentimento religioso degli antichi greci e romani. Non pare verosimile considerarli in blocco un ammasso di peccatori e fornicatori che aspettavano giusto di essere "redenti". A quest'ultimo mi riallaccio e rinvio alle osservazioni di Giorgio Colli a proposito dei riti orgiastici dionisiaci, che non dovrebbero essere immaginati con caratteristiche sessuali. Al contrario pare che esistessero in Baccanti e in Dioniso stesso forme di ascetismo e castità.
4. Stefano Arcella: I misteri di Eleusi: l’incontro fra la vita e la morte. Un messaggio spirituale di grande attualità per l’uomo contemporaneo A meglio comprendere ciò che ci unisce e ciò che ci separa dai greci antichi è bene soffermarsi su una differenza importante in ambito religioso. Con il cristianesimo siamo abituati all’idea che il messaggio evangelico debba essere portato ovunque e fatto conoscere in ogni angolo della terra.

5. Alessandra Economo: I misteri eleusini. Una prima spiegazione data per i riti misterici

6. Sul concetto di epopteia:
• I misteri di Demetra. Il testo offre una buona panoramica sui concetti principali del riti di inziazione, spiega i termini ricostruendone l’etimologia ed in particolare si sofferma sul concetto centrale di epopteia.

• Maurizio Nicosia: L’Attore, la Maschera, il Destino. Riflessioni sulla funzione sacrale e conoscitiva dell’arte teatrale . L’arte ed il teatro hanno avuto per gli antichi greci un’importanza basilare.

• La conoscenza mistica ed il suo grado più alto: l’epopteia. Di questo ampio testo, che contiene una buona esposizione in prosa dell'Inno a Demetra, sottolineo alcuni punti da noi già evidenziati e che trovano qui una ulteriore conferma ed illustrazione. I riti eleusini erano legati al conoscere, ma ad un conoscere che era un “vedere”, non qualcosa che si apprendeva attraverso il discorso verbale.

7. Il mito di Demetra nella ricostruzione di Bachofen.. In questo link scritto da una psicoanalista si richiama l’importanza dell’opera di BJohan J. Bachofen (1815-1887)., a prescindere dalla sua esattezza storico-filologica. Si pongono qui in evidenza due concetti giuridici connessi al nostro discorso: a) Con il culto di Demetra, la dea venerata in Eleusi, viene fondato il diritto agrario; b) Attraverso la figura di Demetra, il cui amore materno strappa alla morte (Ade) la figlia che le era stata sottratta, è posto un principio di basilare importanza nella storia del diritto: il principio di eguaglianza. La madre ama indistintamente tutti i suoi figli ed è equanime nel suo amore verso i figli. Si tratta di un concetto che avrà numerose e diverse interpretazioni. In ultimo, nelle dichiarazioni delle costituzioni francesi, l’eguaglianza verrà posto accanto agli altri due basilari principi della libertà e della fraternità. Il concetto di eguaglianza ha però una storia assai complessa e articolata. Nella sua analisi merita anche attenzione la tesi che chiamiamo matriarcale, fondata cioè sull’eguale amore della madre verso i figli.
B. Links in lingua tedesca
1. Wikipedia: Eleusis
2. Am Eingang zur Unterwelt
3. Die Photographien
4. Das antike Eleusis
5. Mathias Bröckers: Der Weg nach Eleisus
C. Links in lingua inglese
1. Wikipedia: Eleusina
2. Eleusine coracana
3. Sanderson Beck: The Divine Mother and the Veil of Death. The Mysteries of Eleusis
4. Map: Grecia & Asia Menor occidental
5. Liber Herbarum
D. Links in lingua spagnola
1. Wikipedia: Eleusis
2. Albert Hofmann: El Camino hacia Eleusis
3. Isabel Prieto González: Los Misterios de Eleusis
4. Essoterismo y Ocultismo
5. La unidad del mundo
E. Links in lingua francese
1. Wikipédia: Éleusis
2. Les Mystères d'Eleusis
3. (segue)
4. (segue)
5. (segue)
F. Opere online
a). In lingua originale
TESTI TRADOTTI
b). In traduzione italiana
c). In traduzione tedesca
d). In traduzione inglese
– M. tullius Cicero: The nature of the gods
• XLII. And why should we worship them from an admiration only of that nature in which we can behold nothing excellent? and as for that freedom from superstition, which you are in the habit of boasting of so much, it is easy to be free from that feeling when you have renounced all belief in the power of the Gods; unless, indeed, you imagine that Diagoras or Theodorus, who absolutely denied the being of the Gods, could possibly be superstitious. I do not suppose that even Protagoras could, who doubted whether there were Gods or not. The opinions of these philosophers are not only destructive of superstition, which arises from a vain fear of the Gods, but of religion also, which consists in a pious adoration of them.
What think you of those who have asserted that the whole doctrine concerning the immortal Gods was the invention of politicians, whose view was to govern that part of the community by religion which reason could not influence? Are not their opinions subversive of all religion? Or what religion did Prodicus the Chian leave to men, who held that everything beneficial to human life should be numbered among the Gods? Were not they likewise void of religion who taught that the Deities, at present the object of our prayers and adoration, were valiant, illustrious, and mighty men who arose to divinity after death? Euhemerus, whom our Ennius translated, and followed more than other authors, has particularly advanced this doctrine, and treated of the deaths and burials of the Gods; can he, then, be said to have confirmed religion, or, rather, to have totally subverted it? I shall say nothing of that sacred and august Eleusina, into whose mysteries the most distant nations were initiated, nor of the solemnities in Samothrace, or in Lemnos, secretly resorted to by night, and surrounded by thick and shady groves; which, if they were properly explained, and reduced to reasonable principles, would rather explain the nature of things than discover the knowledge of the Gods.
e). In traduzione spagnola
f). In traduzione francese
G. DOCUMENTAZIONE ICONOGRAFICA: Le immagini qui riportate hanno finalità didattiche e nessun fine di lucro. Di ogni immagine attinta tramite motore di ricerca è indicata la fonte ed il contesto. Per eventuali dovute richieste di autorizzazione preventiva ho sperimentato la difficoltà e impossibilità di contattare gli aventi diritto. In caso di contestazione sarà rimossa l'immagine su semplice richiesta degli aventi diritto. Le didascalie ed ogni eventuale commento delle immagini sono del curatore di questo Blog.
1. Il sito archeologico di Eleusi
Fonte – Contesto: Università di Pisa

• Eleusi, odierna Elefsina, si trova a 20 chilometri da Atene. Il suo sito archeologico contiene i resti di uno dei più importanti eventi del religiosi del mondo antico: i Misteri Eleusini. Nome con cui si indicano cerimonie sacre il cui contenuto è rimasto sconosciuto per millenni. Agli iniziati, che avevano sperimentato l’epopteia, era proibito parlarne e la pena prevista era la morte. L’ammissione ai misteri non era discriminato dal punto di vista sociale o etnico. Potevano esservi anche degli schiavi. Nei momenti rituali una lunga processione partiva a piedi da Atene per arrivare ad Eleusi, dove la cerimonia si prolungava per giorni. Si noti che ancora oggi, nel culto cristiano, esiste qualcosa di simile. Ad esempio, in Calabria per la festa di Santo Rocco d’Acquaro è usanza di andare a piedi al santuario che si trova in Aspromonte dopo aver percorso decine di chilometri. Cliccando sopra contesto si accede ad una serie di immagini corredate da esaurienti didascalie.
2. Ceres vaticana.
Fonte - Contesto: Ceres romana

• A proposito dei miti e della loro formazione traggo da un Dizionario della Mitologia Classica (Grant-Hazel) alcune citazioni significative: I «miti greci e romani sono una componente essenziale, indelebile del nostro attuale patrimonio culturale»; essi «si svilupparono in risposta a un gran numero di differenti necessità sociali e psicologiche»; sono differenti e di ognuno di essi esistono spesso differenti versioni, ma in ognuno di essi è sempre una «vicenda, un evento» ciò che conta e diventa oggetto di riflessione e perfino di speculazione metafisica. Sarebbe sbagliato considerarli alla stregua delle nostre favolette, invenzioni per tenere buoni i bambini; al contrario i miti antichi «sono pieni di profonde rivelazioni sull’universale condizione umana». Forma un campo di studio a sé l’indagine sulla formazione e la diffusione di ogni singolo mito. Demetra, sorella ddi Zeus, era uno dei dodici grandi dei dell’Olimpo e fu la grande dea della terra protettrice della fertilità ed era la dea dei Misteri Eleusini. Il suo nome significa “Madre Terra” ed i romani la identificarono con l’italica Cerere. Fu anche identificata con Iside e con la dea frigia Cibele e con sua madre Rea. La maggior parte dei miti collegati a Demetra riguardano il rapimento di Persefone. Ma ne esistono alcuni che interessano la creazione del diritto. Demetra era particolarmente venerata dalle donne e ad Atene vi era una cerimonia dedicata alla dea detta Thesmophoros ("latore di legge").
3. Persefone raffigurata in un busto in terracotta rinvenuto in Morgantina.
Fonte - Contesto –

• Il busto che si vede nell’immagine è una terracotta di Persefone rinvenuto a Morgantina,in provincia di Enna, nella parte centrale dell'Isola, dove la presenza ellenica è documentata già dal 550 a.C. In Sicilia si veneravano Demetra e Persefone. Nota presso i Romani come Proserpina, la figlia di Demetra è anche nota con il nome di «Core». Rapita da Ade, divenne la regina dell'Oltretomba, ma in origine era la dea del grano insieme con sua madre Demetra. Si può già riconoscere la forza e la capacità espressiva del mito con l'associazione alla pratica agricola di seppellire i semi del grano nell'oscurità delle notti estive prima della semina autunnale. La morte è dunque è associata alla vita. Alla semina seguirà il ritorno della vita con la fioritura del grano. Allo stesso modo di come Persefone viene rapita da Ade per poi ritornare in vita. Anche Persefone era associata ai misteri eleusini, che secondo alcune interpretazioni stavano a significa con il mito di Demetra e Persefone la resurrezione nuovamente alla vita dopo la morte. Sarà questo un elemento essenziale della religione sorta con Cristo. Di Persefone si dice che era eccezionalmente bella e proprio per questo sua madre per proteggerla l'aveva messa al sicuro in Sicilia, sua isola diletta. Non staremo qui di nuovo a narrare la vicenda del rapimento, ma attiriamo l'attenzione sui possibili reconditi significati del fatto che Persefone durante la prigionia negli Inferi aveva mangiato alcuni semi di melograno. Ciò stava a significare che Demetra non poteva invocare secondo il diritto la restituzione della figlia, la quale appunto secondo una norma per noi di difficile comprensione non avrebbe dovuto mangiar nulla. Avendo mangiati frutti degli Inferi Ade rivendicava invece il suo buon diritto ad averla con sé e per sé. Si addivenne poi al noto compromesso, per cui Persefone trascorreva una parte della sua vita sulla terra ed un'altra parte negli inferi. E' abbastanza evidente la ciclicità connessa alla successione delle stagioni ed ai ritmi dell'agricoltura, che in quei tempi remoti e remotissima aveva per la sopravvivenza degli uomini un'importanza di gran lunga a quella che nel nostro mondo industralizzato.
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